làgna / ˈlaɲɲa/
[da lagnare sec. XIII]
s. f.
1 Affanno, pena | Lamento.
2 (colloq.) Piagnisteo | (est.) Cosa lunga e noiosa: la lezione è stata una lagna | Persona che infastidisce spec. con lunghi discorsi: quella lagna di tua sorella.


lagnàrsi / laɲˈɲarsi/
[lat. laniāre ‘strapparsi (i capelli, come manifestazione di dolore)’: da ravvicinare a lanĭsta ‘lanista, aizzatore’, termine etrusco (?) av. 1294]
v. intr. pron. e lagnàre v. intr. (coniug. come segnare)
1 Lamentarsi per un malessere (+ per): il bambino si lagna per il mal di gola.
2 Risentirsi e mostrare il proprio malcontento (+ di, + per): non hai motivo di lagnarti di me; lagnarsi per il trattamento iniquo; capiterò all’osteria … a lagnarmi di non poter rientrare in castello (I. Nievo) | Reclamare: lagnarsi per il cattivo servizio ferroviario | Dolersi: lagnarsi della propria malasorte | non mi lagno, non ho motivo di scontentezza, sono soddisfatto.


lagnóne / laɲˈɲone/
[1983]
agg. e s. m. (f. -a)
(fam.) Che (o Chi) si lagna continuamente: bambino, vecchio lagnone.