La parola di oggi è: mescere / mescita


méscere / ˈmeʃʃere/ (o -è-)
[lat. parl. *mĭscere, per il classico miscēre ‘mescolare’, di orig. indeur. av. 1292]
v. tr. (pres. io mésco (o -è-), tu mésci (o -è-); part. pass. mesciùto)
1 versare qlco. da bere: mescere il vino, un liquore, il caffè, l'acqua | (assol.) servire il vino: mescine ancora un bicchiere | (est., lett.) versare | anche in forma pron.: andò a mescersi dell'altro rosolio (G. Verga)
2 (lett.) mischiare, mescolare: mesce il mago fellon zolfo e bitume (T. Tasso) | (raro, tosc.) mescere le carte, distribuirle | mescere battaglia, iniziare a combattere


méscita / ˈmeʃʃita/ (o -è-)
[da mescere 1869]
s. f.
1 il mescere, spec. il vino | banco di mescita, quello di osterie, bar e sim., su cui si serve da bere ai clienti
2 (tosc.) locale in cui si servono vini e liquori: aprire una mescita