La parola di oggi è: perdonare

 
La Parola del giorno celebra i 700 anni dalla morte di Dante. Continua il viaggio della Parola del giorno tra le parole italiane citate nella Commedia e comunemente usate ancora oggi: quali significati avevano al tempo di Dante?
  

per–do–na–re
perdonàre 🔊 / perdoˈnare /
[ lat. mediev. perdonāre, dal class. condonāre, con cambio di pref.  1224 ca. ]

A

v. tr. (io perdóno)

1

❖ assolvere qlcu. dalla colpa commessa (+ di, + per, anche seguiti da inf.):
ti perdono perché sei stato sincero; lo perdono del danno che mi ha causato; lo perdono per non avermelo detto

❖ dimenticare, condonare l’errore compiuto da qlcu.:
perdoneranno la tua mancanza, la tua distrazione; non gli perdona nulla; non le perdona di averlo offeso

● 

Dio lo perdoni!, Dio abbia pietà di lui

● 

non gliela perdono, prima o poi gliela farò pagare

● 

non gliela perdonerò mai, gli serberò sempre rancore per ciò che ha fatto

● 

† perdonare la pena, il castigo, condonarlo, non applicarlo

● 

perdonare il debito, rimetterlo

2

❖ trattare o considerare con indulgenza e comprensione:
bisogna perdonare certe piccole manie

❖ lett. lasciare immune:
 né le infermità mi hanno perdonato (G. Leopardi)

❖ † risparmiare qlco. a qlcu.:
 Amor, ch’a nullo amato amar perdona (Dante Inf. V, 103)

3

❖ scusare:
perdonate il disturbo; perdonami il disordine; mi perdoni se le telefono a quest’ora


B

v. intr. (aus. avere)

❖ concedere il perdono:
sono vent’anni che ha lasciato la casa e i suoi non gli hanno ancora perdonato
● 

non perdona, riferito a persona molto dura, o a male fisico mortale, inesorabile:
una malattia che non perdona


C

perdonàrsi v. rifl. recipr.

❖ assolversi vicendevolmente:
si perdonarono e tutto finì in un abbraccio