scarmigliare / scarmigliato / carminare
scarmigliàre / skarmiʎˈʎare/
[lat. tardo excarmināre ‘cardare’, comp. di ĕx (s-) e di cărmen, genit. cărminis ‘pettine per cardare’, con sovrapposizione di scapigliare.
V.
†carminare (1) ☼ 1481]
A v.
tr. (io scarmìglio)
● Spettinare, scompigliare i capelli | †scarmigliare la lana, carminarla, cardarla, pettinarla.
B scarmigliàrsi v.
rifl.
e intr.
pron.
● Spettinarsi, scompigliarsi i capelli: non vedi come ti sei scarmigliata?
C scarmigliàrsi v.
intr.
pron.
● †Azzuffarsi: Rinaldo si scarmiglia col lione (L.
Pulci).
scarmigliàto / skarmiʎˈʎato/
part.
pass. di scarmigliare; anche agg.
● Nei sign. del v. | Spettinato | (est.) Scomposto, esagitato.
†carminàre (1) / karmiˈnare/
[lat. carmināre ‘cardare’, da cărmen, genit. carminis ‘pettine da cardare la lana’ (attestato però solo molto tardi) da accostarsi a cărere ‘cardare’ ☼ 1306]
v.
tr.
1 Pettinare, cardare la lana.
2 (fig.) Vagliare punto per punto: carminandosi la questione per tutte le congiunture (F.
Sacchetti).
3 (fig.) Bastonare.
carminàre (2) / karmiˈnare/
[vc. dotta, lat. carmināre ‘fare incantesimi’, da cărmen ‘carme’, perché si credeva che gli incantesimi fossero efficaci contro i dolori ☼ sec. XIV]
v.
tr. (io càrmino)
● (med.) Eliminare i gas dello stomaco o dell’intestino.