ṣmussàre / zmusˈsare/
[dal fr. émousser, da mousse ‘mozzo’. V. mozzo (2), smozzare 1521]
A v. tr.
1 Privare dell’angolo vivo, arrotondare lo spigolo: smussare uno stipite | Far perdere il filo a una lama o alla sua punta: smussare un coltello.
2 (fig.) Togliere asprezza, attenuare, addolcire: smussare il proprio carattere; smussare ogni motivo di litigio.
B ṣmussàrsi v. intr. pron.
1 Perdere il filo, la punta, detto di lame: il coltello si è smussato.
2 (fig.) Addolcirsi, mitigarsi.


ṣmùsso (1) / ˈzmusso/
[av. 1519]
s. m.
1 Smussatura.
2 Arrotondamento degli spigoli di pezzi metallici che ha lo scopo di evitare il pericolo di tagli per chi li maneggia.
3 Scalpello per smussare.


ṣmùsso (2) / ˈzmusso/
[av. 1519]
agg.
Smussato.


ṣmussatùra / zmussaˈtura/
[sec. XVIII]
s. f.
Lo smussare, lo smussarsi | Parte smussata.