spàsso / ˈspasso/
[da spassare sec. XIII]
s. m.
1 Divertimento, passatempo, svago: prendersi un po’ di spasso; darsi spasso; darsi agli spassi; è un vero spasso uscire con lui | per spasso, per divertimento: fare, dire, qlco. per spasso | prendersi spasso di qlcu., divertirsi alle sue spalle, farsene beffe.
2 (fig.) Persona spassosa: quel ragazzo è uno spasso; sei proprio uno spasso!
3 Passeggiata breve e fatta a scopo di svago, nelle loc. andare, mandare, menare, portare, a spasso | (fig.) essere a spasso, essere disoccupato, senza lavoro | mandare qlcu. a spasso, licenziarlo | menare, portare a spasso qlcu., (fig.) illuderlo, prenderlo in giro | va’ a spasso, andate a spasso, e sim., escl. di insofferenza nei confronti di qlcu.


spassàre / spasˈsare/
[lat. parl. *expassāre, da expăssus, part. pass. di expăndere ‘allargare (l’animo)’ sec. XIII]
A v. tr.
1 (raro) Allietare, divertire: spassare un bambino; lasciando in terra … tutto quanto aveva servito a spassarli (R. Bacchelli).
2 (raro) Trascorrere nei divertimenti: Una brigata mista di beoni … che spassavano la loro vita in caccie (I. Nievo) | Anche nella forma pron. (con valore intens.) spassarsela, divertirsi, darsi alla bella vita; amoreggiare: Se la spassa là, con quella brutta scimmia (L. Pirandello).
B spassàrsi v. intr. pron.
Godersela, divertirsi: al cinema mi spasso; quello scapestrato che badava unicamente a spassarsi (F. De Roberto).