spodestare / potestà / podestà
spodestàre / spodesˈtare/ o †spotestàre
[da podestà, con s- ☼ 1287]
A v. tr. (io spodèsto)
1 Privare del potere, dell’autorità: spodestare il re dal regno; il vecchio funzionario è stato spodestato.
2 (raro) Privare della proprietà, della ricchezza: spodestare qlcu. di tutto il denaro in suo possesso.
B spodestàrsi v. intr. pron.
● †Privarsi del dominio | Perdere la proprietà, il possesso.
potestà (1) / potesˈta*/ o (lett.) podestà (1), †podestàde, †podestàte, †potestàde, †potestàte
[vc. dotta, lat. potestāte(m), da pŏtis ‘signore, che può’ (V. potere (1)) ☼ 1250 ca.]
s. f. inv.
1 Potere: avere potestà di vita e di morte su qlcu.; avere in potestà qlco. | (lett.) Mercé, dominio, balia: sottoporsi alla potestà di qlcu. | potestà di sciogliere e di legare, nella teologia cattolica, il potere di assolvere e di condannare che deriva al pontefice, ai vescovi e ai sacerdoti dall’autorità apostolica.
2 (lett.) Potenza: la divina podestate (Dante Inf. III, 5).
3 (dir.) Capacità, riconosciuta dall’ordinamento, di compiere atti giuridici nell’interesse altrui | potestà genitoriale, complesso dei poteri e doveri spettanti ai genitori sui propri figli minorenni non emancipati.
4 (lett.) Chi è investito di un potere, di un’autorità.
5 (al pl.) Angeli della terza gerarchia.
podestà (2) / podesˈta*/ o potestà (2)
[da podestà (1) ☼ 1288]
s. m. inv.
1 Capo del comune medievale, che aveva il potere giurisdizionale e guidava l’esercito in guerra.
2 Capo dell’amministrazione municipale, durante il regime fascista.