La parola di oggi è: stemma / stemmario / armoriale


stèmma / ˈstɛmma/
[vc. dotta, dal lat. stĕmma (nt.), dal gr. stémma, genit. stémmatos ‘corona’, e nell'uso roman. ‘albero gentilizio’, da stéphein ‘incoronare’ sec. XV]
s. m. (pl. -i)
1 (arald.) l'insieme dello scudo, delle insegne, degli ornamenti esteriori e dei contrassegni di nobiltà: lo stemma degli Asburgo, di casa Savoia, del conte Raimondo Biscaretti di Ruffia | emblema di enti pubblici, istituzioni e sim.: lo stemma della Repubblica Italiana, della Regione Lombardia, di Firenze | la raffigurazione dei simboli araldici o di un emblema: stemma di pietra, di marmo; stemma scolpito, inciso, dipinto SIN. arme
2 (letter.) stemma dei codici, in filologia, schema in cui sono rappresentate, come in un albero genealogico, le relazioni di dipendenza dei vari codici di un testo considerati per l'edizione critica di questo
|| stemmìno, dim. | stemmóne, accr.


stemmàrio / stemˈmarjo/
[da stemma 1960]
s. m.
(arald.) libro nel quale sono raccolti gli stemmi delle famiglie nobili, oppure quelli di città, nazioni, corporazioni e sim. SIN. armoriale


armoriàle / armoˈrjale/
[fr. armorial, dal lat. ărma ‘armi’, sul modello di historial ‘storico’ 1892]
s. m.
(arald.) libro in cui sono designate o blasonate le armi delle famiglie, oppure quelle di città, nazioni, corporazioni e sim.