umiliare / colpevolizzare
La parola di oggi è: umiliare / colpevolizzare
Parole e violenza di genere. Continua il percorso della Parola del giorno dedicato al tema dei pregiudizi, delle discriminazioni e delle violenze contro le donne per individuare i termini più adatti a descrivere alcune loro forme.
♦umiliàre 🔊 / umiˈljare /
[ vc. dotta, lat. tardo humiliāre, da hŭmilis ‘umile’ ☼ av. 1237 ]
v. tr. (io umìlio, tu umìli o lett. umìlii)
❖ † abbassare, chinare: umiliare la fronte, il capo davanti a qlcu.
❖ lett. dominare, frenare, reprimere: umiliare la superbia, l’alterigia di qlcu.; umiliare il proprio orgoglio
❖ † placare
❖ mortificare, avvilire qlcu. mediante offese o critiche ai suoi errori o difetti, causando in lui un sentimento di vergogna, imbarazzo e sim.: umiliare qlcu. con aspre parole, con duri rimproveri; non umiliate così quel povero vecchio; l’ha voluto umiliare in pubblico, di fronte a tutti
❖ degradare, privare della dignità: la povertà mi umilia; questo continuo dover chiedere ci umilia
❖ disus. presentare con estrema umiltà, spec. in formule di cortesia: umiliare una supplica; le umilio la mia più devota riconoscenza
❖ † mitigare, addolcire
umiliàrsi v. rifl.
❖ riconoscere apertamente i propri limiti, la propria indegnità, le proprie debolezze e sim.: chi si umilia sarà esaltato
❖ est. considerarsi da meno di quello che si è: non umiliarti così
❖ prostrarsi: umiliarsi ai piedi dell’altare, davanti a Dio
❖ fare atto di sottomissione (+ a seguito da inf.): non dovevi umiliarti a chiedergli scusa
Contr. insuperbirsi
❖ † placarsi
colpevoliẓẓàre 🔊 / kolpevolidˈdzare /
[ da colpevole ☼ 1978 ]
v. tr.
colpevoliẓẓàrsi v. rifl.
Cfr. autocolpevolizzarsi
● colpevoliẓẓazióne, s. f.