La parola di oggi è: umiliare / colpevolizzare

Parole e violenza di genere. Continua il percorso della Parola del giorno dedicato al tema dei pregiudizi, delle discriminazioni e delle violenze contro le donne per individuare i termini più adatti a descrivere alcune loro forme.
 

u–mi–lia–re
umiliàre 🔊 / umiˈljare /
[ vc. dotta, lat. tardo humiliāre, da hŭmilis ‘umile’ av. 1237 ]

A

v. tr. (io umìlio, tu umìli o lett. umìlii)

1

❖ † abbassare, chinare: umiliare la fronte, il capo davanti a qlcu.

2

❖ lett. dominare, frenare, reprimere: umiliare la superbia, l’alterigia di qlcu.; umiliare il proprio orgoglio

❖ † placare

3

❖ mortificare, avvilire qlcu. mediante offese o critiche ai suoi errori o difetti, causando in lui un sentimento di vergogna, imbarazzo e sim.: umiliare qlcu. con aspre parole, con duri rimproveri; non umiliate così quel povero vecchio; l’ha voluto umiliare in pubblico, di fronte a tutti

❖ degradare, privare della dignità: la povertà mi umilia; questo continuo dover chiedere ci umilia

4

❖ disus. presentare con estrema umiltà, spec. in formule di cortesia: umiliare una supplica; le umilio la mia più devota riconoscenza

5

❖ † mitigare, addolcire


B

umiliàrsi v. rifl.

1

❖ riconoscere apertamente i propri limiti, la propria indegnità, le proprie debolezze e sim.: chi si umilia sarà esaltato

❖ est. considerarsi da meno di quello che si è: non umiliarti così

2

❖ prostrarsi: umiliarsi ai piedi dell’altare, davanti a Dio

❖ fare atto di sottomissione (+ a seguito da inf.): non dovevi umiliarti a chiedergli scusa
Contr. insuperbirsi

3

❖ † placarsi



col–pe–vo–liz–za–re
colpevoliẓẓàre 🔊 / kolpevolidˈdzare /
[ da colpevole  1978 ]

A

v. tr.

❖ far sentire qlcu. responsabile di colpe non sempre, o non soltanto, imputabili a lui: la madre lo colpevolizza continuamente


B

colpevoliẓẓàrsi v. rifl.

❖ sentirsi colpevole, attribuirsi una colpa
Cfr. autocolpevolizzarsi


● colpevoliẓẓazióne, s. f.