Fastoso: da quale ‘fasto’ deriva?
Gentile professore,
potrebbe dirmi se l’aggettivo ‘fastoso’ deriva dal sostantivo ‘fasto’ oppure dall’aggettivo ‘fasto’?
Caro lettore, lo Zingarelli registra due distinti significati di ‘fasto’, che riporto qui di seguito. Come vede ‘fastoso’ deriva da fasto (2).
Cari saluti,
Il Professore
fasto (1)
[vc. dotta, lat. fâstu(m). V. fasti ☼ sec. XIV]
agg.
1 detto di giorno in cui, secondo le prescrizioni vigenti nell’antica Roma, era lecito trattare cause, affari pubblici e sim.
2 (est., lett.) propizio, favorevole SIN. fausto CONTR. Nefasto
fasto (2)
[vc. dotta, lat. fãstu(m), di etim. incerta ☼ sec. XIV]
s. m.
1 sfarzo, lusso, sontuosità, magnificenza: il fasto della corte imperiale | ostentazione di lusso e ricchezze: far qlco. per fasto
2 (est., poet.) bellezza intensa e decadente: ho sofferto i primi fasti / dell’autunno (U. SABA)
L’aggettivo fastoso:
fastoso
[vc. dotta, lat. fastôsu(m), da fãstus ‘fasto (2)’ ☼ 1516]
agg.
● pieno di fasto: lusso fastoso SIN. pomposo, sfarzoso, sontuoso CONTR. modesto
|| fastosameìnte, avv.
|| fastosità, s. f. inv. lusso, pompa, sontuosità: la fastosità di un ricevimento; (est.) insieme di apparati fastosi