Parole dell’anno 2017 (Prima parte)
Ogni anno in questo periodo i dizionari più autorevoli, alcuni istituti di lingua e cultura e altre organizzazioni annunciano le rispettive ‘parole dell’anno’, quelle che riassumono l’anno appena finito.
Ogni anno in questo periodo i dizionari più autorevoli, alcuni istituti di lingua e cultura e altre organizzazioni annunciano le rispettive ‘parole dell’anno’, quelle che riassumono l’anno appena finito.
La locuzione verbale throw shade nasce nella cultura drag nera e latino-americana a New York ed entra nel linguaggio comune negli anni 1990.
Sono sempre più numerosi coloro che vi fanno ricorso per bloccare quella fastidiosissima pubblicità che salta fuori quando stiamo navigando in rete, con grande rammarico dei content provider che temono di veder calare gli introiti
C’è chi sostiene che un emoji non è una parola ma un pittogramma e che definirla tale è un errore, mentre secondo altri si può parlare a buon diritto di un vero linguaggio emoji.
La scelta che più ha fatto discutere è stata quella dell’Oxford Dictionary, l’emoji conosciuta come Face with Tears of Joy
Bae è stata al centro di vivaci polemiche, perché vista come classico esempio di appropriazione culturale
Ogni anno in questo periodo i dizionari più autorevoli, alcuni istituti di lingua e cultura e altre organizzazioni annunciano le rispettive ‘parole dell’anno’.