Guido Gozzano è il più rappresentativo di quei poeti di primo Novecento a cui è stata attribuita l’etichetta di Crepuscolari, apparentati non dall’appartenenza a un gruppo o a una scuola, ma soltanto dalla comune collocazione post-pascoliana e post-dannunziana. Gozzano raccoglie suggestioni dal simbolismo e dal decadentismo, tenendo conto delle innovazioni introdotte da Pascoli e D’Annunzio in materia di lingua, metrica e ritmo. La sua poesia si situa, per ideologia e scelte tematiche, in posizione diametralmente opposta a quella dannunziana: preferisce al sublime il quotidiano, agli ambienti sociali altolocati l’universo piccolo borghese, la cui vita e psicologia egli rappresenta con lucida ironia.

Testo di riferimento: G. Gozzano, Tutte le poesie, a cura di A. Rocca, Milano, Mondadori, 1980.