Le Satire di Ludovico Ariosto, in numero di sette, furono composte in un arco di tempo che va dal 1517 al 1525. Sono in terza rima e si presentano nella forma dell’epistola. I destinatari sono personaggi vari, alcuni amici altri parenti dello scrittore. Il modello è l’Orazio dei Sermones, sia per il tono pacato, cordiale del discorso, sia per i temi toccati. Linguisticamente le Satire sono più vicine allo stile dantesco che a quello petrarchesco. La riflessione autobiografica dà luogo in genere a un discorso dall’andamento sinuoso, fitto di riflessioni etiche e scatti polemici, descrizioni ironiche della realtà e veri e propri apologhi.

Testo di riferimento: L. Ariosto, Opere minori, a cura di C. Segre, Milano-Napoli, Ricciardi, 1954.