Raccolta inizialmente provocatoria e capace di scatenare accese polemiche giornalistiche per i suoi contenuti erotici, l’Intermezzo, in edizione riveduta e ampliata del 1894, divenne più tardi emblema letterario del gusto decadente. Intessuta di richiami alla contemporanea poesia francese, l’opera, sui metri più consueti della tradizione lirica italiana, unì l’artificio formale parnassiano alla sensualità dei temi, imponendo all’attenzione generale la nuova immagine del poeta moderno.

Testo di riferimento: G. D’Annunzio, Versi d’amore e di gloria, a cura di A. Andreoli e N. Lorenzini, I, Milano, Mondadori, 1982.