Le donne di buon umore non è altro che la traduzione in prosa italiana che il Goldoni fece delle Morbinose per il teatro Tordinona di Roma. La commedia, ridimensionata in tre atti e recitata nel 1758, lo stesso anno della "prima" veneziana, non ebbe quella accoglienza calorosa che il pubblico aveva riservato alla versione originale. In effetti la prova risulta infelice: l’azione scenica viene ridotta e i personaggi, abbandonato il dialetto, perdono di efficacia, a cominciare da Marinetta che, trasformata in Costanza, smarrisce molta della spontaneità e della grazia originarie.

Testo di riferimento: Tutte le opere di C. Goldoni, a cura di G. Ortolani, VI, Milano, Mondadori, 1943.