Il Dialogo facetissimo, anche noto con il titolo di Menego, fu rappresentato per la prima volta nel gennaio del 1529 a Fosson, località di caccia di proprietà di Alvise Cornaro (che forse sulla scena recitava la parte di un negromante). Si tratta di un atto unico nel quale il protagonista Menego, dopo aver esposto le sue recriminazioni per il fatto che un amico gli ha portato via la donna, immagina di uccidersi mordendo le proprie carni, in modo da morire almeno sazio. Anche nel Dialogo facetissimo, come già nei Due dialoghi in lingua rustica, al personaggio del contadino è attribuita un’originale vigoria drammatica. La sua vita non è più oggetto di satira, come di solito nella tradizione letteraria, ma è rappresentata dall’autore con sincera partecipazione.

Testo di riferimento: Ruzante, Teatro, a cura di L. Zorzi, Torino, Einaudi, 1967.