Ruzante Angelo Beolco detto il, La Betìa
Composta e rappresentata a Venezia nel 1523, la Betìa è una commedia tutta in dialetto in versi settenari baciati, che riprende la tradizione veneta delle farse matrimoniali (i “mariazi”) e la fonde con quella dei contrasti giullareschi. La vicenda rappresentata riguarda la rivalità dei due villani Zilio e Nale per l’amore di Betìa, la quale, nonostante l’opposizione della madre, alla fine sposerà Zilio. Sottese a questa trama sono la celebrazione della naturalezza della vita rurale rispetto alle convenzioni della vita cittadina e la sottile parodia di testi letterari divenuti emblematici, come l’Arcadia di Sannazaro o gli Asolani di Bembo. Una commedia di questo tipo richiedeva naturalmente la complicità di un pubblico di cultura raffinata, com’era quello del Palazzo Ducale davanti a cui fu rappresentata per la prima volta. | ||
Testo di riferimento: |
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Ruzante, Teatro, a cura di L. Zorzi, Torino, Einaudi, 1967.Biografia e Opere di Angelo Beolco detto il Ruzante (1495-1542) |