Goldoni Carlo, Gl’innamorati
Il Goldoni, durante il viaggio di ritorno da Roma nell’estate del 1759, si fermò due mesi a Bologna; qui scrisse Gl’innamorati, considerata non a torto una delle sue commedie più belle. Pensata in un primo tempo in versi sdruccioli, fu composta alla fine in prosa in due sole settimane e con esito assai felice. La commedia infatti fu recitata tra gli applausi del pubblico nell’autunno seguente, ed ebbe successo ovunque fosse rappresentata. Negli Innamorati, come in generale nelle commedie di questo periodo, l’interesse del commediografo è concentrato sui caratteri dei personaggi, delineati con grande finezza e profondità psicologica. Protagonisti sono Eugenia e Fulgenzio, innamorati dal carattere puntiglioso: l’intera commedia è un susseguirsi di scontri e ripicche, condotti con magistrale perizia dall’autore fino al lieto fine di prammatica.
Testo di riferimento: Tutte le opere di C. Goldoni, a cura di G. Ortolani, VII, Milano, Mondadori, 1946.