La commedia, in versi sdruccioli, che ha al suo centro l’amore di Licinia e Flavio, prende il titolo dal nome di Lena, una mezzana avida, che mette in opera i suoi intrighi per organizzare a casa sua, all’insaputa dei parenti, un incontro fra i due innamorati. Ma l’incontro ha invece luogo a casa della giovane, viene scoperto dai parenti e il tutto si conclude con un felice matrimonio. Lo schema della commedia riflette quello della commedia classica, ma l’Ariosto riesce a conferire alla sua opera un rilievo realistico, soprattutto per il modo in cui tratteggia il personaggio di Lena e dà conto delle ragioni dell’interesse che sono a fondamento dell’agire umano. La Lena fu rappresentata a Ferrara nel 1528 o nel 1529, e ripresa nel 1532 con un nuovo prologo e l’aggiunta di due scene. In questa versione fu stampata nel 1535.

Testo di riferimento: L. Ariosto, Opere minori, a cura di C. Segre, Milano-Napoli, Ricciardi, 1954.