Euforia
Euforia
It. • 2018
GENERE: Drammatico • DURATA: 115′ • VISIONE CONSIGLIATA: Adatto ai minori in compagnia di un genitore o di un adulto
CRITICA: 3 PUBBLICO: 2
REGIA: Valeria Golino
ATTORI: Riccardo Scamarcio; Valerio Mastandrea; Valentina Cervi; Jasmine Trinca; Isabella Ferrari; Andrea Germani
Matteo (R. Scamarcio) – imprenditore gay rampante e spregiudicato, affascinante e narcisista – ed Ettore (V. Mastandrea) – insegnante di scuola media in provincia, disilluso, angosciato, insoddisfatto – sono fratelli. Hanno scelto strade molto diverse e la malattia di Ettore li riavvicina. Matteo fa di tutto per nascondergli la gravità delle sue condizioni: lo fa per proteggere lui, ma anche sé stesso, dall’affrontare la verità. E lo fa nello stesso modo dissoluto e spettacolare, talvolta sregolato, in cui affronta la vita: lui è sempre sopra le righe, esagerato con i suoi amanti e la sua corte di amici, ora anche con il fratello. Valeria Golino, che scrive con Francesca Marciano, Valia Santella e con la collaborazione di Walter Siti, torna a occuparsi della malattia, della morte (dopo il suo 1° film Miele, 2012, in cui affrontava il tema del suicidio assistito) e a esplorare il dolore. Questa volta lo fa attraverso la storia di un legame fraterno che nella fragilità della malattia si mette in discussione (finalmente) e si rinsalda. Con onestà, qualche sorriso, una spruzzata di tenerezza e senza piagnistei, un’attenta Golino racconta l’ebbrezza irrazionale e la libertà effimera dell’euforia (quella sensazione provata dai subacquei in profondità), traducendola in una emozione che coglie Matteo ed Ettore sull’orlo dell’abisso. In un attimo possono sprofondare oppure scegliere di risalire in superficie. Una delle migliori interpretazioni di Scamarcio. Mastandrea composto e sommesso: perfetto. Con un momento tragicomico (il viaggio a Medjugorje) difficile da dimenticare. Presentato a Cannes 2018 nella sezione “Un Certain Regard”.