scornàre //
[da corno, con s- 1287]
A v. tr. (io scòrno)
1 Rompere le corna.
2 (fig.) Svergognare, schernire, mettere in ridicolo.
B scornàrsi v. intr. pron.
1 Rompersi le corna.
2 (fig.) Fallire in ciò che si è intrapreso traendone delusione e vergogna.

scòrno //
[da scornare av. 1294]
s. m.
Vergogna, profonda umiliazione, cui spesso s’aggiungono beffe e ridicolo, conseguenti a una sconfitta, un fallimento, un insuccesso: avere scorno; sentire uno scorno; a scorno di qlcu.; con grave scorno di qlcu.
SFUMATURE vergogna.

vergógna //
[lat. verecŭndia(m). V. verecondia av. 1250]
s. f.
1 Turbamento e mortificazione che si provano per azioni, pensieri o discorsi, propri o altrui, che si ritengono sconvenienti, indecenti e sim. e che possono essere causa di disonore o rimprovero: provare, sentire vergogna di un peccato, di una colpa, per l’errore commesso; piangere, nascondersi per la vergogna | Aver vergogna di qlco., di qlcu., vergognarsene | Non avere, non sentire vergogna, non conoscere la vergogna, essere spudorato | Senso di forte imbarazzo per ciò che si considera poco decoroso o rispettabile: avere vergogna per la propria ignoranza.
2 (est.) Senso di soggezione, timore e sim. dovuto spec. a timidezza: sentire, provare vergogna davanti a qlcu.; tacere per la vergogna; vincere la vergogna; ho vergogna di parlare, di intervenire. SIN. Impaccio, turbamento.
3 (raro) Modestia, pudore: vergogna verginale.
4 Rossore del viso, provocato da vergogna: avvampare di vergogna; di trista vergogna si dipinse (DANTE Inf. XXIV, 132).
5 Onta, disonore, infamia: coprirsi di vergogna; morire con vergogna; uscirne con vergogna | (lett.) Far vergogna, tornare a vergogna, essere causa di disonore | †Oltraggio, scherno | †Dire vergogna, offendere, oltraggiare.
6 (est.) Cosa o persona riprovevole, che è motivo di vergogna, di disonore e sim.: quello che hai fatto è una vergogna; tacere in questi casi è una vergogna; sarebbe una vergogna se non intervenissero; è la vergogna della casa, della famiglia, della patria | Vergogna!, escl. di rimprovero, riprovazione e sim.
7 (al pl., disus.) Organi genitali: coprire le vergogne.
|| vergognàccia, pegg. | vergognùccia, dim.
 SFUMATURE
vergogna – onta – ignominia – scorno
Vergogna è una consapevolezza penosa della gravità di un’azione commessa, tanto in relazione al proprio senso morale quanto al giudizio fortemente negativo altrui e al disonore o al discredito che ne consegue. Onta è parola di uso elevato, che esprime, oltre che una grande vergogna, anche un’offesa o un oltraggio di particolare gravità. Ignominia è termine letterario per esprimere il disonore di chi ha commesso un’azione o un fatto ignobile, infamante. Scorno si differenzia perché corrisponde a una vergogna che non è frutto di una condotta riprovevole ma di una sconfitta o un insuccesso, per cui si associa a essa un senso di umiliazione.