La parola al traduttore

Tradurre è molto più che trasporre un testo da una lingua a un’altra, ed è un’operazione ben più complicata che mettere in riga i significati delle parole. Tradurre, infatti, significa ricreare e reinventare un testo sfruttando le potenzialità della lingua.

A cura di Simona Mambrini

Altri articoli

Troppo inglese


La lingua inglese ha diffuso i propri termini in molti ambiti. Usiamo in particolare tanti termini tecnici inglesi senza percepirne quasi più l'appartenenza a una lingua che non è la nostra. Ecco un nuovo elemento di difficoltà della traduzione. Flora Staglianò affronta un delicato interrogativo: tradurre o non tradurre un termine che verrebbe in ogni caso compreso da molti? Flora risponde che diventa necessario farlo quando altrimenti si finirebbe quasi per non tradurre affatto interi brani.

Quando un alfabeto non basta


La lingua giapponese presenta particolari difficoltà nella traduzione, in particolare perché la sua scrittura porta con sé molto della cultura a cui fa riferimento. Al punto che alle parole che riguardano cose non giapponesi è dedicato un alfabeto a parte. Il gioco dello stile arriva però a usarlo in un modo molto creativo, ma che sembra fatto apposta per far impazzire il traduttore.

Quando la traduzione viene… spontaneamente


Nella traduzione di una poesia va posta la massima attenzione alla musicalità delle parole: nel passaggio da una lingua all’altra il traducente deve mantenere i tratti musicali dei versi. Ecco una poesia di Tess Gallagher che mette alla prova la sensibilità musicale di Riccardo Duranti, l’ospite di questa settimana.

«Oggi sono… ogurato»


  Nella traduzione di una lingua come il coreano, riflesso di una cultura tanto distante dalla nostra, ci si imbatte […]

La sporta della speranza


L'amore per una lingua che non è la propria e si sceglie poi di imparare, si apprende e si studia sulle grammatiche e nelle grandi opere letterarie, passa anche attraverso la sottile fascinazione di parole modeste che parlano di oggetti modesti, ma portano con sé la storia di un popolo e di un secolo. Come una umile e minuscola borsa per la spesa nella Russia sovietica.

«Fils de la Vierge»


Cosa hanno in comune gli studi su alcune specie di aracnidi, le cronache delle apparizioni di madonne, le più diffuse teorie ufologiche e alcuni materiali usati in ambito militare? Talvolta un passaggio piuttosto complesso di una traduzione dal francese all'italiano può portare a curiose scoperte.

«Kùlare»


Uno dei problemi ricorrenti della traduzione riguarda i prestiti, parole straniere che una lingua può incorporare nel suo lessico. Nel caso del greco moderno la questione è particolarmente spinosa, viste alcune sue peculiari caratteristiche che la rendono più immediata e popolare dell'italiano. I problemi si complicano ancora quando Internet non può essere d'aiuto: non rimane altro che parlare con un amico che vive in Grecia.

La volgarità all’italo-americana di «Nor-fock-a-Virginia!»


Fra i temi più caldi della traduzione non si può trascurare la resa delle battute di spirito e dei giochi di parole: entrano in gioco le specificità lessicali delle lingue coinvolte, ma anche le relative culture dei paesi. In questo caso vediamo come una battuta a sfondo sessuale originariamente in inglese possa essere particolarmente complicata da tradurre in italiano proprio perché viene pronunciata "con grottesco accento italiano".