spitball
Le spitballs sono le palline di carta masticata da lanciare con la cerbottana. Ma che cos’hanno a che fare con la creatività?
Le spitballs sono le palline di carta masticata da lanciare con la cerbottana. Ma che cos’hanno a che fare con la creatività?
Il sostantivo feel è in circolazione dal XV secolo ma negli ultimi anni ha preso piede – specialmente sui social – l’uso del termine come sostantivo numerabile e spesso declinato al plurale.
Tra i settori in cui le innovazioni deep tech stanno avendo l’impatto maggiore ci sono la robotica, la medicina, l’intelligenza artificiale, le tecnologie pulite e l’efficienza energetica.
La metafora del silo è stata introdotta nel linguaggio della gestione aziendale alla fine degli anni 1980 da Phil S. Ensor, che coniò la locuzione functional silo syndrome per descrivere i problemi individuati nelle aziende presso le quali lavorava in veste di consulente.
Un aspetto deleterio dei social media è la tendenza dei suddetti a creare echo chambers, ovvero camere di risonanza, stanze degli specchi.
Il linguaggio della tecnologia moderna è stracolmo di parole che si riferiscono al mondo fisico riproposte in quello elettronico o virtuale
Social Justice Warrior, chi si finge paladino della giustizia sociale solo per promuovere il suo status.
L’ultimo dizionario ad annunciare la parola dell’anno è l’australiano Macquarie, che attende la fine dell’anno prima di pronunciarsi.
Nel Regno Unito la percentuale di chi possiede la casa in cui vive rispetto a chi vi abita in affitto è sempre stata alta; oggi però, il prezzo medio di un immobile supera di otto volte lo stipendio medio