Marco Balzano ha curato per noi questo breve testo sulla storia della parola desiderio:

Questa parola ha una delle etimologie più belle della nostra lingua. Il de-siderium, infatti, è “la mancanza della stella”. Immaginiamo i marinai, di notte, in mare aperto, che scrutano il cielo buio per cercare la luce della stella polare che li porti a destinazione. Il desiderio, dunque, è l’aspirazione verso chi o cosa ci procura piacere, bene o appagamento. Se intenso, può anche diventare brama o addirittura avidità; se è rivolto completamente a un uomo, a una donna, a un ideale o a un oggetto, questi possono incarnarlo diventando loro stessi l’orizzonte del desiderio. Ma quello che dobbiamo tenere presente è che il desiderio nasce sempre da un de, una mancanza, proprio come ci insegna l’etimo. Sono i bisogni, i vuoti e i rimpianti a suscitare nell’animo le voglie, le nostalgie e, come direbbe Leopardi, i cari moti del cor.