La storia del femminismo passa anche per le diverse definizioni che il vocabolario ne ha registrato nel tempo.

Ecco l’interpretazione di Marco Balzano di questa storia:

Serve tempo per mettere a fuoco i fenomeni culturali, politici e sociali che segnano la Storia. Nell’edizione del 1922, quando era appena nato il Partito Fascista che condannava l’emancipazione, il femminismo era solamente una tendenza a far riconoscere alle donne i diritti civili e politici posseduti dall’uomo. Occorrerà il Sessantotto perché venga riconosciuto come “movimento” teso alla parità non solo giuridica, ma anche economica e sociale tra i sessi. Infine, nelle edizioni più recenti, si distinguono due diverse fasi del femminismo: quello ottocentesco e quello sessantottino, più combattivo e “antagonista”, che oltre alla parità di genere rivendica la possibilità di contestare i ruoli tradizionalmente attribuiti alle donne, sia pubblicamente che tra le mura domestiche.